COMUNICATO DEL TAVOLO NAZIONALE AFFIDO (27 GENNAIO 2016)
Perplessità circa la proposta sull’AFFIDO “RAFFORZATO” (in merito al possibile emendamento al Disegno di Legge sulle Unioni Civili - DdL Cirinnà)
Le Associazioni e Reti di famiglie che in Italia si occupano di affido familiare esprimono le proprie perplessità circa la proposta dell’utilizzo dell’Affido “Rafforzato” in merito al possibile emendamento al Disegno di Legge sulle Unioni Civili (D.d.L. Cirinnà).
Tutta la legge 184/83, modificata con la legge 149/2001 ed integrata con legge 173/2015, ha come elemento costitutivo, quello del "diritto del minore ad una famiglia". Innanzitutto alla propria e quando questo non è possibile, per difficoltà temporanee, ad una famiglia affidataria preferibilmente con figli od a una persona singola, con l’obiettivo di rendere possibile il rientro nella propria famiglia. L’affido familiare è quindi un intervento di sostegno ad una famiglia in difficoltà, attraverso l’accoglienza temporanea del figlio da parte di un’altra famiglia o di una persona singola. Utilizzare il termine “affido rafforzato” per definire il rapporto di un adulto con il figlio del suo compagno/a, rischierebbe di generare confusione e di pregiudicare l'istituto dell’affidamento familiare, modificandone il significato e lo scopo, vanificando l'impegno di tanti genitori e associazioni. Invitiamo il Parlamento ad affrontare in modo chiaro e senza ambiguità, le eventuali modifiche alla legge sull’affido e sull'adozione, senza generare sovrapposizioni improduttive se non dannose: le parole usate contano molto per dare senso e significato ai concetti e alle pratiche.
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